venerdì 31 dicembre 2021

Descendents - 9th & Walnut

 

I Descendents, band seminale della scena punk californiana attiva dal 1978, ha pubblicato quest’estate 9th & Walnut” ottavo album in studio che arriva a 5 anni di distanza dal precedente Hypercaffium Spazzinate. Nel 2002 il gruppo era tornato alla sua line-up originale (Aukerman, Stevenson, Navetta, Lombardo) registrando in studio questi pezzi, tenuti nel cassetto fino ad oggi. Tra vari tira e molla, pause e altri progetti musicali, il gruppo è ritornato in pianta stabile nel 2010, con grande gioia di tutti i suoi fans sparsi per tutto il mondo. Il sottoscritto, che anche lui rientra tra questi, gode ancora molto dei dischi che continuano a far uscire e soprattutto del concerto tenuto al Carroponte nell’estate del 2017 (vedi foto sotto). E’ stata un’emozione fantastica poter vedere dal vivo uno dei gruppi che ha fatto la storia del punk rock e poter cantare a squarciagola “Everything Sux” e “I’m the One” insieme a Milo, iconico cantante della band. Lo spirito dei quattro punk rockers è rimasto lo stesso, tanta energia e tanta voglia di divertirsi suonando le canzoni che nel corso della loro storia sono diventate dei piccoli grandi manifesti. Questo nuovo “vecchio” album ci riporta proprio agli albori della band, proponendoci 18 tracce che includono i loro primissimi brani composti tra il 1977 e il 1980, tra cui i singoli dell’esordio Ride The Wild e It’s A Hectic World (qui per la prima volta cantati da Milo) e una cover in pieno stile Descendents di Glad All Over dei The Dave Clark Five. 9th & Walnut è il nome della sala prove che in quegli anni i Descendents usavano e averlo scelto come titolo per questo album l’ho trovata una scelta azzeccata e di riconoscimento verso un luogo che gli ha visti nascere e crescere. La sala prove per una band che si trova quasi quotidianamente a suonare e a sudare la propria musica, rappresenta un fortino è il luogo che custodisce la propria intimità e la magia della nascita di ogni singola canzone. Capite bene quindi il grande valore emotivo che questa rappresenta. Ma questo è un altro discorso e anche se ci sono molto legato torniamo a parlare di musica. Il singolo che ha anticipato l’uscita del disco è stato “Baby Doncha Know” una mina di pezzo che rappresenta appieno lo stile della band. All’interno di questo album sentiamo un sacco di riferimento ad album leggendari e pietre miliari della band come “Milo Goes To College” del 1982 e “I Don't Want to Grow Up” del 1985. Riff di chitarra graffianti, una sezione ritmica incalzante e una voce inconfondibile fanno di questi pezzi un marchio di fabbrica di assoluto pregio nella discografia dei Descendents. Il disco è uscito per Epitaph Records e per noi è il disco dell’anno, con uno sguardo al passato per affrontare al meglio il futuro senza dimenticare mai le proprie radici e da dove si viene.

 

 

Tracklist:


Side A
Sailor’s Choice
Crepe Suzette
You Make Me Sick
Lullaby
Nightage
Baby Doncha Know
Tired of Being Tired
I’m Shaky
Grudge

Side B
Mohicans
Like the Way I Know
It’s A Hectic World
To Remember
Yore Disgusting
It’s My Hair
I Need Some
Ride the Wild
Glad All Over?



venerdì 20 agosto 2021

A Great Pile of Leaves – Pono

 

Finalmente qualcosa di fresco in quest’ estate bollente grazie ai A Great Pile of Leaves. La band di Brooklyn infatti con il suo nuovo disco “Pono” ci regala un delizioso ascolto emo/math come pochi ne abbiamo ascoltati ultimamente. Per chi non la conoscesse la band nasce nel 2007 inizialmente formata da Pete Weiland e Tyler Soucy. Fin da subito le loro coordinate sono un indie-rock anni ’90. Successivamente il duo diventa un power-trio grazie all’ingresso di Tucker Yaro che porterà alla scrittura e alla composizione del primo disco “Have You Seen My PrefrontalCortex?” uscito in digitale nel 2010. Dopo il successo del primo disco nel 2013 il gruppo firma per la Topshelf Records, assoluto sinonimo di qualità ed etichetta riconosciuta come una delle migliori nel genere, per l’uscita del secondo LP “You’re Always On My Mind”. Il disco esordisce nella classifica di Billabord e riceve fin da subito ottime recensioni dalla critica specializzata. Questo terzo disco è stato registrato principalmente in casa, senza fretta e con i ritmi pacati che piacciono ai componenti della band. “Pono” esce infatti otto anni dopo il precedente album e il suo percorso lento e tranquillo emerge dall’ascolto, trasmettendo a chi ne fruisce una sensazione di appagamento e di relax. I dieci brani scorrono via veloce, uno dopo l’altro, grazie a degli arrangiamenti ben curati e a delle melodie soffici e accoglienti. Il disco è appena uscito in digitale su tutte le piattaforme ma è già in preorder sul sito di Topshelf che ne propone una seconda ristampa. La prima è volata via, non fatevi scappare anche questa. Vogliatevi bene, ascoltate gli A Great Pile of Leaves, aggiungete “Pono” alla vostra collezione.

 

Tracklist:

1)      Yesterday’s Clothes

2)      Hit Reset

3)      Beat Up Shoes

4)      Waiting for Your Love

5)      Halloween

6)      Kitchen Concert

7)      Swimmer

8)      Water Cycle

9)      Writing Untensils

10)   Simple Pleasures


giovedì 29 luglio 2021

Retarded – Goes Louder

 

Ristampa di lusso per la Bad Man Records che ci ripropone in vinile l’ultimo disco registrato in studio dai Retarded e uscito precedentemente in CD nel 2007 per la Insubordination Records. “Goes Louder”. Esce nella versione color nero o nella bellissima color giallo che ben figurerà sul piatto del vostro giradischi. Rispetto all’originale questa edizione vanta due tracce in più. L’album è una mina punk rock che ti esplode dritta in faccia. Pezzi veloci, essenziali, tre accordi e via.  I vecchi fan come me, sanno di cosa parlo. Per tutti gli altri consiglio di recuperare tutta la discografia della band tra mercatini di vinili e negozi di dischi specializzati. I Retarded in attività dal 1998 al 2007, sono uno di quei gruppi  che hanno fatto la storia del genere nel nostro Bel Paese e in una collezione di dischi che si rispetti un loro album, split, ep o 7” non può mancare. Ricordo ancora come se fosse ieri che durante i primi anni del liceo, in una gita milanese presso Zabriskie trovai il loro primo e omonimo disco. Fu una folgorazione, me ne innamorai già dalla copertina e una volta arrivato a casa non facevo altro che ascoltarlo. Da allora sono entrati nella mia top 5 dei gruppi italiani preferiti. Riuscii a vederli dal vivo solo durante la loro reunion al Punk Rock Raduno del 2017, ma questa è un’altra storia. Non fate gli gnorri e recuperate questo disco!

 

Tracklist:

Side A

1) Staying Alive

2) The Monkey

3) High Heels Short Skirt

4) Gambling On Rock

5) Got her In My Brain

6) Faster and Faster (Time Is Running Out)

 

Side B:

1) Gasoline

2) Don't Wanna Be With You

3) You Gotta Hear Me

4) Reaction

5) Standing At The Party Without You

6) I Won't Give Up

7) Bye Bye Baby (bonus track, previously release on Gambling on Rock 7")

8) Sick On You (bonus track, originally performed by The Boys)


lunedì 19 luglio 2021

Bennett - II

 

I Bennett sono un bellissimo pugno nella ghigna quando meno te lo aspetti, sono un panzer che macina metri senza mai fermarsi e ti si schianta contro, sono la band di cui hai bisogno. II è il loro secondo disco, uscito dopo il precedente omonimo e strabiliante album del 2017. Il quartetto arriva dalla Toscana ed è formato da veterani della scena hardcore italiana che anche con questo lavoro confermano la propria efficacia quando si tratta di pestare forte e trasmettere emozioni. Già, perché oltre alle pacche e alle frequenze basse che ti spaccano da dentro, c’è una voglia di stare bene intrinseca a questa band come solo in poche altre si può sentire. La voglia di urlare e di suonare sempre più forte ci porta a uno stato di salute di impagabile armonia. I Bennett sono la vostra medicina, ascoltate i loro dischi e starete meglio. Le coordinate sono un post hardcore cantato e urlato con il cuore, arrangiamenti pensati e ritmi cadenzati che non vi lasceranno scampo. Il disco è uscito in una bellissima versione color mostarda ed è fuori per To Lose La Track, Sonatine Produzioni, Smelly Cat Records e Dingleberry Records. Munitevi di pettine perché verrete spettinati.

 

Tracklist

Side A

1)      Distant

2)      The Season

3)      Go Get Fucked Montemurlo

4)      All Right

Side B

5)      Red H(V)elm(v)et

6)      Hurricane

7)      Deny

8)      Hug(hes) Me


domenica 18 luglio 2021

Minus Hero – Songs about leaving

 

I Minus Hero sono un powertrio punk rock di Roma nato nel 2019 che vede all’interno delle proprie fila dei veterani della scena come Marco About voce e basso dei Twister, nonché disegnatore molto apprezzato e riconosciuto, Luca ex Nofu e Nappies e Riccardo dei Bravo. La missione di questa band è di impressionare l’ascoltatore quattro pezzi alla volta. Step by step o meglio “Inch By Inch” come direbbe Al Pacino nei panni di Tony D'Amato, allenatore della squadra di football americano dei Miami Sharks nel film Ogni maledetta domenica. Dopo “Evelyn” il primo straordinario ep di quattro tracce uscito in edizione limitata in cassetta nel 2019, ora è il turno di “Songs About Leaving” un 10” uscito in vinile per la collana Blue Feelings  nata in pandemia per dare voce al “lato più riflessivo e sentimentale del punk rock” da parte dell’etichetta Flamingo Records di Genova. Quattro pezzi che ti rapiscono e ti riportano a quei fantastici anni ’90 però con uno sguardo e una consapevolezza contemporanea. Un viaggio andata e ritorno a cento allora cantando a squarciagola un pezzo via l’altro. Un muro di chitarre e di melodia che non ti darà tregua e ti si appiccicherà addosso, proprio come quella big babol che masticavi alle medie mentre ascoltavi i Ramones o i Dinosaur Jr. I riferimenti compositivi della band sono proprio questi, conditi con un bel po’ di Husker Du e di sano spirito 90’s che tanto apprezziamo. Il disco è uscito in edizione limitata di 150 copie numerate e serigrafate, non fatevelo sfuggire!

 

Tracklist

Side A

1)      Goodbyes pt.1

2)      Care

Side B

3)      Serenity

4)      Goodbyes pt.2


martedì 6 aprile 2021

Goin’ Places – Save The World

 

I Goin' Places hanno appena superato il traguardo dei vent’anni anni di carriera e per festeggiarlo lo fanno alla grande con l’uscita del nuovo disco “Save The World”. Nei loro dischi precedenti hanno lavorato con i mostri sacri del punk-rock, come Mass Giorgini (Sonic Iguana Studios) e Daniel Rey (Ramones, Misfits), mentre questa volta hanno voluto fare le cose in famiglia affidando la produzione al loro cantante chitarrista Richie Holes. Completano la formazione Victor batteria e cori insieme a Frank al basso. L'album di 16 tracce che ne risulta continua con la tradizione della band di fare sempre un passo avanti attraverso i propri dischi, senza dimenticare però le proprie radici. I ganci ben piazzati ci sono ancora e si sentono, le armonie sono sicuramente ancora lì ma le canzoni mostrano segni di crescita rispetto i dischi precedenti. Non troppa crescita però, state tranquilli, questi sono ancora gli stessi tre ragazzi che si sono diplomati alla Screeching Weasel High School sotto l'occhio vigile del preside Joe Queer.  "Save The World" ha un po ' di tutto ciò per cui la band è conosciuta. Se sei un fan del loro primo materiale ti consiglio la bellissima "Cell Phone Girl", ma se sei curioso di sapere come suona quando la generazione Dookie cresce, ascolta canzoni come "Recover" e "Message In a Dream". Il disco è fuori in vinile grazie a Mom's Basement Records (USA), mentre per gli amici della cassettina segnalo che ne è uscita un’edizione limitata per la Memorable But Not Honorable (USA). Come dice questa fantastica band di Staten Island, "Oggi il seminterrato, domani il mondo". I riferimenti penso che gli abbiate capiti, ovvero i primi dischi dei Green Day, i Queers e il catalogo della Lookout Records degli anni ’90, quindi aiutate questi ragazzi ad uscire dalla loro cantina per la conquista del mondo!

 

Tracklist:

1)      Save The World

2)      4:04

3)      I Don’t Know

4)      This Song Is Not About A Girl

5)      Listen To My Love Song

6)      Across The Room

7)      Lie

8)      Another Blackout Night

9)      Live Those Times

10)   And I Want You

11)   I’m Gonna Steal Your Girlfriend

12)   Cell Phone Girl

13)   Time To Kill

14)   Message In A Dream

15)   The End?

16)   Recover


domenica 21 marzo 2021

Screeching Weasel - Some Freaks of Atavism

 

Gli Screeching Weasel tornano con questo disco “Some Freaks of Atavism”, sulla scia del bellissimo album “FirstWorld Manifesto” e dell’EP Carnival of Schadenfreude” usciti entrambi nel 2011. “Baby Fat : Act 1” del 2015 forse è meglio non considerarlo troppo.  Fortunatamente la grinta di Ben Weasel soci è sempre la stessa, punk rock suonato come si deve, melodie strappa mutande e un ritmo che non ti lascia un attimo di respiro. Non è un caso che la band di Chicago è un punto di riferimento assoluto, fin dal 1987 anno di uscita del primo e straordinario disco omonimo. Questo disco con “She Ain’t Your Baby” parte subito con il piede giusto e ci fa capire la direzione che prenderà. La scaletta dei pezzi scorre via veloce con i coretti messi al posto giusto, le tastierine bubblegum che tanto adoriamo e gli assoli messi dove servono. Nella splendida ballad “Losing in my Mind” troviamo la partecipazione alla voce del cantante degli MXPX Mike Herrera, mentre in “Turn It Around” quella di Josie Cotton veterana cantautrice statunitense. C’è anche un pezzo che strizza l’occhio a sonorità un po’ swing come “Problematic”, mentre la strofa di “Brain in a Jar” ci rimane appiccicata in testa come una cicca da masticare per parecchio tempo. La voce inconfondibile di Ben è il valore aggiunto di un disco che ci piace e che ascoltiamo con piacere. “Settle In” e “Bleed Through Me” che chiude l’album, sono in assoluto i miei pezzi preferiti perché rappresentano appieno lo spirito degli Screeching Weasel e il loro unico e travolgente sound. Il disco in vinile in Europa è fuori per Striped Records mentre negli USA per la Recess Records.

 

 

Tracklist:


Lato A
1) She Ain’t Your Baby
2) Back of Your Head
3) God Help Us
4) To Hell With You
5) Settle In
6) Not Even Close
7) Losing My Mind

Lato B
1)Never Been In Love
2) Turn It Around
3) Crying Shame
4) Brain in a Jar
5) Dead by Dawn
6) Problematic
7) Bleed Through Me


sabato 20 marzo 2021

The Queers – Save the World

 

Grazie Joe King, fortuna che ci sei tu e che ci regali questo disco, ne avevamo davvero bisogno. Dieci anni che lo stavamo aspettando. Un po’ di spensieratezza, senza prendersi troppo sul serio, rimanendo sempre se fedeli a se stessi, cantando e suonando ancora come vent’anni fa. Fanculo a tutti e soprattutto fanculo al tempo che scorre. “Save the World”, il nuovo disco dei Queers suona come un disco uscito a fine anni novanta e questo ci gasa un casino, ma la cosa che ci piace ancora di più è la stessa energia e la stessa passione che Joe ci ha messo nella sua realizzazione. Attitudine da vendere, puttanelle. Prendete i Beach Boys e mischiateli ai Ramones, cosa ottenete? I Queers naturalmente, un mix di energia e melodia, testi graffianti e una voce unica nel suo genere. La scuola punk rock da cui andare a lezione e da cui prendere sempre esempio. Dal 1990 il nostro gruppo preferito. Sicuramente con questo disco i Queers non salveranno il mondo ma salveranno l’umore dei loro ascoltatori. Fatevi un piacere, ascoltate questo disco e amate i Queers, le vostre endorfine ne gioveranno. In Europa il disco in vinile è fuori per Striped Records, la prima stampa è già andata esaurita, non fatevi scappare anche la seconda!

 

Tracklist

Side A
1) Attack of the 5 ft bitch
2) Shirley needs a dildo
3) Shit for brains
4) My heart’s in the right place
5) Cheeto in a speedo eating a burrito
6) Young dumb and into Iron Maiden
7) Fanculo a tutti
8) If i had a girl like you

Side B
9) Hong fucking kong
10)White power feud in Atlanta
11) Bubblegum girl
12) Let the rain wash away my tears
13) Leave that girl alone
14) Nightmare to deal with
15) We love our fans


domenica 24 gennaio 2021

Twister – Ten years of failures

 

I Twister sono una delle mie punk rock band preferite, vengono da Roma e per festeggiare come si deve i dieci anni di attività hanno pubblicato questo bellissimo 7”. “Ten years of failures” racchiude in soli due pezzi il valore, lo stile e l’attitudine di questa straordinaria band. Pezzi potenti che ti arrivano dritti al cuore ben arrangiati e magistralmente suonati.  Uno stile inconfondibile, tipico dei nostri romani preferiti suona nel nostro stereo appena facciamo scendere la puntina su “After me” traccia A del vinile che impariamo a memoria dopo pochi ascolti mentre “Frozen” il B side dal suono più cupo e incalzante completa questo quarantacinque giri che continua a girare nel nostro giradischi da quando ci è arrivato a casa il mese scorso. Il disco è fuori in edizione limitata a 250 copie in quattro colori diversi di copertina grazie a Mom’s Basement Records (USA), One Chord Wonder (IT)e Let’s Goat Records (IT). Non fatevelo scappare!

 

Tracklist:

Side A – After me

Side B – Frozen