sabato 14 dicembre 2019

The Clash – London Calling


Il 14 dicembre del 1979 usciva London Calling il disco più bello dei Clash e sicuramente di tutta la storia della musica. 19 brani, suddivisi nei rispettivi quattro lati del doppio vinile, che nel corso di questi quarant’anni è riuscito a vendere oltre due milioni di copie nel mondo, nonostante il gruppo non sia più in attività dall’86.  Questi in breve i numeri record di un disco che è una pietra miliare della musica rock e punto di riferimento per un sacco di artisti di tutti i generi. Si proprio così, perché all’interno di questo album possiamo trovare diverse anime che lo compongono; c’è tanto punk rock, diverso reggae, così come del rockabilly, del rhythm and blues e perfino del jazz. Il crossover prima del crossover. Ogni artista musicale contemporaneo ha avuto a che fare almeno una volta con questo disco o con una delle sue canzoni. Pezzi che sono diventate delle icone o dei manifesti, canzoni imprescindibili nella cultura musicale pop di più generazioni strette tra lotte di classe e sogni di un futuro migliore. Il brano omonimo del disco posto in apertura mette subito in chiaro le cose: abbiamo tante cose da dire perché fuori stanno succedendo parecchie cose da raccontare, ascoltateci e se non ci volete sentire urleremo ancora più forte. La necessità di comunicare quello che stava accadendo in Inghilterra ma non solo, la voglia di porsi come megafono di una generazione pronta ad esplodere e la velocità di reazione tipica del punk fanno da humus per la scrittura di  tutto London Calling. Una dopo l’altra ogni canzone rapisce l’ascoltatore per il suo contenuto e per l’eterogeneità degli arrangiamenti musicali. Capolavori come Spanish Bombs, Lost in The Supermarket o Death Or Glory solo per citarne alcuni. I quattro Clash, Joe Strummer voce e chitarra, Mick Jones chitarra solista e voce, Paul Simonon basso e voce e Topper Headon batteria hanno saputo creare un suono unico e immortale, così come la copertina del disco. La foto del bassista che spacca sul palco il proprio strumento scattata dalla fotografa Pennie Smith durante il loro concerto al Palladium di New York il 21 settembre 1979 e la grafica che riprende quella del primo album di Elvis Presley sono diventate un’icona mondiale non solo in campo musicale. Fatevi un favore se non l’avete mai ascoltate ascoltatelo e se non l’avete nella vostra collezione di vinili rimediate subito. Non c’è niente di più bello al mondo che far scendere la puntina del giradischi, alzare il volume e lasciarsi andare alla magia creata dai Clash. Dopo quarant’anni di vita questo disco suona ancora così dannatamente attuale e noi che ne godiamo non possiamo far altro che festeggiarlo. Tanti auguri London Calling!



Side A

1)      London Calling

2)      Brand New Cadillac

3)      Jimmy Jazz

4)      Hateful

5)      Rudie Can’t Fail



Side B

1)      Spanish Bombs

2)      The Right Profile

3)      Lost In The Supermarket

4)      Clampdown

5)      The Guns Of Brixton



Side C

1)      Wrong’em Boyo

2)      Death or Glory

3)      Koka Kola

4)      The Card Cheat



Side D

1)      Lover’s Rock

2)      Four Horsemen

3)      I’m Not Down

4)      Revolution Rock

domenica 8 dicembre 2019

Senzabenza - Godzilla Kiss!


I mitici e immortali Senzabenza sono tornati e lo fanno alla grande con questo nuovo e strepitoso “Godzilla Kiss!”. La band di Latina, per chi ancora non lo sapesse, è una delle migliori e più longeve del panorama punk rock italiano, apprezzata non solo nel nostro Bel Paese e in attività dal 1989. A distanza di due anni dal precedente album “PopFrom Hell” che gli aveva visti ritornare in attività dopo quindici anni, questo “Godzilla Kiss!” è una bomba a orologeria composta da arrangiamenti power-pop, coretti e melodie straordinarie che vi scoppieranno nell’impianto hi-fi e sotto la puntina del vostro giradischi. Ad esempio il ritornello di “A Different Model of Underwear” vi rimmarrà appiccicato in testa per un sacco di tempo, statene certi.  L’inizio di “The Curse ofthe Ramones” cita l’inizio di “Rock’n’Roll Radio” proprio dei fratellini di Forest Hills e per questo lo amiamo tantissimo.  “Happier Together” è il pezzo più sperimentale dell’album che schiaccia l’occhiolino ad atmosfere più rarefatte, dilatate e psichedeliche vicine ai gruppi californiani tra i ’60 e i ’70 come i Doors.  A differenza del precedente disco, scritto nel corso del tempo, questo ha un suono più compatto e univoco facendo girare tutti i pezzi tra loro molto bene. Il disco è fuori per Striped Records e aspetta solo di farvi divertire.



Tracklist:
01)  The Curse Of The Ramones
02) Come Back Marion
03) A Different Model Of Underwear
04) Godzilla Kiss
05) We Never Get Played On The Radio
06) Bye Bye Baby
07) Waiting Around For The Show
08) Julie Is Chasing Butterflies
09) Meet Mature Women In Your Area
10) Happier Together