martedì 29 ottobre 2013

Crash Of Rhinos - Knots

I Crash Of Rhinos sono cinque ragazzoni inglesi che scrivono e suonano belle canzoni da parecchio tempo. A vederli non immagineresti mai. E invece melodie strepitose e mai banali, cori della madonna e stacchi improvvisi così come gli innumerevoli cambi di ritmo, vanno a creare canzoni che ti prendono subito al primo ascolto e fanno di questo disco una perla rara. Due chitarre, due bassi e cinque voci completamente differenti tra loro creano la giusta armonia. Vederli dal vivo poi aiuta. A fine settembre abbiamo avuto il piacere di vederli durante il Festival dell’Arci Svolta di Rozzano (MI) ed è stato puro piacere. Cantano tutti e cinque, si scambiano spesso gli strumenti tra loro senza nessuna difficoltà e pestano come pochi. Ascoltarli su disco è un’altrettanto piacere. Knots è uno di quei dischi completi che ti rapiscono, ti trasportano con loro e ti fanno provare parecchie emozioni per tutta la loro durata. Knots è un viaggio che ti fa guardare e ascoltare dentro, anche nelle parti più nascoste e che fanno più paura. Ma stai tranquillo, non hai nulla di che temere perché i cinque Rhinos ti accompagnano magistralmente e ti fannno sentire sicuro in loro compagnia. Devi solo mettere la puntina sui due vinili che compongono l’album, alzare il volume e lasciarti andare. Due dischi che ospitano undici canzoni all’interno di una copertina doppia slendida, con una grafica semplice e pulita ma efficace, che rappresenta al meglio l’anima di questo disco e delle canzoni che lo compongono. Per dare dei riferimenti possiamo definirlo post-punk, emo, post hardcore o semplicemente punk fatto come si deve, dove gli intrecci tra melodia, voci e una sezione ritimica da paura hanno la meglio.
La stampa è affidata a Topshelf Records, Big Scary Monters e alla italianissima e  produttivissima To Lose La Track, etichetta umbra che si sta facendo notare sempre di più con le sue produzioni di qualità. Insomma una garanzia. Prendete questo disco, ascoltatelo a tutto volume e ve ne innamorerete subito. Fatelo!

 Tracklist:

Side A
1)    Luck has a name
2)    Opener
3)    Everything is
4)    Interiors

Side B
5)    Sum of all parts
6)    The reason I took so loney
7)    Impasses

Side C
8)    Mannheim
9)    Standards & Pratice

Side D
10) Lean out
11) Speed of Ocean Greyhounds



domenica 20 ottobre 2013

THE VETERANS 2 & 3



L’estate è ormai finita da un pezzo ma la voglia di ascoltare questi due dischi è ben lontana dallo smettere. 2 e 3 dei Veterans continuano a girare nel mio giradischi senza sosta da fine maggio a questa parte, ovvero da quando grazie a moltissimi “raisers”, Andrea Manges e Alex Bounty hanno raggiunto l’obiettivo che si erano prefissati, chiedendo ai fans di aiutarli con una raccolta fondi per la stampa di questi due vinili.
Questi due lavori proseguono nella magica scia lasciata dal primo omonimo e splendido album uscito nel 2008.
Ogni 7” contiene due brani, uno per lato, come nella migliore tradizione del genere. I pezzi viaggiano tra atmosfere surf, rock e punk-rock, melodie che ti si appiccicano subito in testa , coretti azzeccatissimi che ti fanno subito venire una voglia matta di cantare insieme alla inconfondibile voce di Andrea. 
Quattro brani speciali, compresa la splendida cover di “The Restless Surfer” di Jan & Dean che ti fanno stare bene uno più dell’altro. Se proprio dovessi scegliere il mio disco preferito direi che 3 con le splendide “Sidwalk Beat” e “Mexican Standoff”, si aggiudica il primo posto. Da sottolineare anche le molte collaborazioni che hanno visti coinvolti tra gli altri al basso la Ally dei Teenage Bubblegum, Stefan-Eno dei Tough e Gardo dei leggendari “Psycho Surfers” alle chitarre e Perry Leenhouts degli olandesi Travoltas ai cori. 
All’interno delle copertine trovate anche i codici per scaricarvi i brani in mp3 da portare sempre con voi nel vostro lettore portatile.
In conclusione, vi dico che questi sono due dischi da avere assolutamente nella vostra collezione. Ascoltare i Veterans vi farà tornare il sorriso e una voglia matta di andare al mare. I Veterans vi fanno stare bene, li potete ascoltare sul loro bandcamp o acquistare qui. La triologia così è conclusa. Una domanda nasce spontanea: continua..?


2
Side A: Big heads, no brain
Side B: The restless surfer

3
Side A: Sidewalk Beat
Side B: Mexican Standoff