sabato 31 ottobre 2015

7pollici su carta

Dopo cinque anni passati sul web 7pollici, solo recensioni di vinili, esce anche su carta. Adesso, lo potete finalmente anche toccare con mano. Proprio come si faceva una volta, quando fino ai novanta le fanzine si stampavano solo su carta e si trovavano in giro ai concerti.  7pollici su carta vuole essere questo nulla di più, una fanzina come tante altre. Otto pagine fatte in casa fronte/retro, in bianco e nero, fotocopiate sotto casa e distribuite in maniera casuale in giro per concerti, tra amici, gruppi interessanti vicino e lontano casa. Questo è il numero zero e ci stiamo prendendo le misure, abbiate pazienza. Qui si parlerà solo di vinili, attraverso recensioni, fumetti, cibo e interviste a gente che stampa o che esce ancora e fortunatamente in vinile. La nostra può sembrare una posizione arroccata in un vecchio castello medievale ma a noi piace tanto e stiamo bene così. Può sembrare, perché in realtà ci siamo mossi e ci muoviamo un sacco. Spesso finendo in acque tempestose, ma sempre con il nostro muso e con la nostra testardaggine. D'altronde siamo del segno dell’ariete e da qualche parte dobbiamo pur andar a sbattere la testa. Grazie di cuore a chi mi permette ancora una volta di andare avanti con questa nuova avventura. Voi sapete chi siete.

Zet

Scarica gratis il numero zero qui: https://goo.gl/UhiuSC
Se vuoi lo stampi, lo pieghi in quattro e buona lettura. Poi se ti va puoi anche condividerlo.

 

Delta Sleep – Twin Galaxies

I Delta Sleep sono quattro ragazzoni che arrivano dall’Inghilterra e suonano emo in maniera esemplare. Twin Galaxies è il loro nuovo album ed è un viaggio all’interno di tutte le loro sfacettature e le anime che compongono la loro creatività. In questo viaggio tra galassie lontate, ma forse non troppo, siamo accompagnati da dieci pezzi eterogenei che ci fanno muovere e prendere bene sia quando incontriamo delle turbolenze e pezzi math rock, sia quando ci lasciamo cullare in momenti più tranquilli e distesi. L’astronave è partita, tutti a bordo. Vi assicuro che il viaggio è davvero una goduria per le vostre orecchie. Twin Galaxies è un disco davvero completo, che rispecchia l’anima di questo fantastico gruppo inglese. Lasciatevi trasportare, davvero. Tra poco passeranno anche nel nostro paese per alcune date. Io fossi in voi non ne perderei l’occasione per vederli anche dal vivo. Il disco è uscito grazie all’inglese Big Scary Monsters e la nostra italianissima To Lose La Track. Io ho avuto la fortuna anche di trovare la versione con disco colorato, una vera chicca! Cosa state aspettando, siete pronti per partire con i Delta Sleep?


Tracklist:
1)    Assemble
2)    21 Letters
3)    Aspetta
4)    Lake Sprinkle Sprankle
5)    Spy Turtles
6)    Spy Dolphin
7)    Daniel Craig Davide
8)    Hungry For Love
9)    Strongthany

mercoledì 28 ottobre 2015

Hartal! - S/T

Gli Hartal sono in cinque e arrivano da tre città diverse molto lontane tra loro in Italia. Quando però i componenti del gruppo si trovano e cominciano a suonare, viene fuori un fiume in piena di musica. Pezzoni psichedelici che ti risucchiano e ti fanno entrare nel loro mondo. Un mondo costruito a suon di noise, punk e rivolta. Già perchè Hertal nel mondo asiatico significa protesta di massa come disobbedienza civile. E la musica degli Hertal è proprio questo. Su questo splendido 7" uscito in edizione limitata a 110 copie su vinile nero, per la neonata ma già interessantissima ZenHex trovate due pezzi da paura. Okhunoghawe  e Der Tiger von Eschnapur / Moto by Casablanca sono un mix di ritmi tribali, una voce da santone che incute il giusto timore, un basso ipnotico e un organo suonato come si deve. Il tutto è confenzionato in maniera egregia grazie alle grafiche di Burial Dance serigrafato a cura di Serimal.

Tracklist:
01. Okhunoghawe – 4’30”
02. Der Tiger von Eschnapur / Moto by Casablanca – 6’35”

martedì 27 ottobre 2015

Johnny Mox - Obstinate Sermons


Johnny Mox è un figo e potrebbe benissimo finire qui la mia recensione. Ma se proprio vogliamo dire due parole, Johnny è uno che ne sa una cifra ed è in giro a portare le sue canzoni da parecchio tempo. Viene da Trento e la sua musica ne risente perché è spigolosa come il fianco di una montagna.
Questo nuovo lavoro, Obstinate Sermons è un viaggio nelle sonorità della musica nera tipica del sud degli Stati Uniti mischiato al beatbox delle strade del Bronx e al punk-hardcore della Washington D.C. anni ’80. Questo disco non ti lascia scampo, ti risucchia e ti trascina dentro senza alcuna speranza come solo i dischi blues fatti bene sanno fare. I chitarroni sono ben amalgamati ai synth, la voce e il beatbox sono dei pugni in faccia senza alcun ritegno. E’ un attimo e ci caschi dentro. Sei trascinato dentro ai sermoni che è un piacere. Il disco trasuda musica cruda e viscerale che solo un genio come Johnny Mox può saper creare in maniera così raffinata e curata. Il lavoro fatto all’Igloo AudioFactory con Sollo dei Gazebo Penguins si sente e ci piace assai. Quello che arriva all’orecchio dell’ascoltatore è una bella pacca. Credetemi, lasciatevi rapire da Johnny Mox e dai suoi sermoni.

Tracklist:

1. They told me to have faith and all I got was the sacred dirt of my empty hands

2. A War Sermon 

3. Praise the Stubborn 

4. Ex Teachers 

5. O' Brother

6. Endless Scrolling 

7. The Winners 

8. The Long Drape 

9. King Malik

sabato 3 ottobre 2015

Intervista ai Do nascimiento


A un anno esatto dalla nostra recensione di Giorgio, intervistiamo i Do nascimento per sentire come stanno. Il gentilissimo Amedeo risponde alle nostre domande.

1. Ciao ragazzi, come state? E’ da un po’ che non vi si sente, cosa state combinando? Siete ancora sparsi per il mondo? 
Amedeo: Ma ciao! Siamo un po sparsi si, io sono a Londra oramai da una miriade di tempo, seba e’ partito per l’indonesia non si capisce bene a cosa fare, meglio non indagare. Rich e’ tornato dall’Australia, e ora anche lui qua Londra, abbiamo fatto la saletta in un sottoscala e stiamo scrivendo assieme il terzo disco degli eat the rabbit. Ale e’a casa.
2. Dopo un anno dall’uscita di “Giorgio” tiratene un po’ le fila. Ne siete soddisfatti quanto a riscontro ottenuto tra recensioni e concerti? Uscita in vinile insieme a “Lampino” per noi hipster col giradischi è stata la manna dal cielo. 
La soddisfazione massima e’ stata vederlo uscire, sono stati due anni difficili, fare un disco quando sei tutti sparsi e’ davvero problematico, poi il tempo a disposizione e’ inversamente proporzionale alla voglia di far le cose bene e concluderle. Senza flying kids noi probabilmente non avremmo fatto nulla e non ha prezzo vederli adesso che finalmente si possono permettere la jacuzzi in giardino grazie alle nostre vemdite. Le recensioni sono state belle e caratteristiche anche se piccole, perche la recensione e’ l’animale piu bello, dopo la donna.
3. A proposito, quando vi potremo ancora ascoltare dal vivo? I vostri fans vogliono tornare a sudare insieme a voi, i vostri concerti gasano una cifra.
A ottobre faremo delle date ma stiamo ancora organizzando siamo in un mezzo pasticcio, son saltate un po di date ma la voglia rimane. Ci diverte molto fare le cover di noi stessi, non vedo l’ora di risuonare un po, sempre che il Seba torni vivo dal’ indonesia. Sul serio cosa e’ andato a fare? Tutti se lo chiedono.
4. Cosa prevede la chiromante per il vostro futuro? Forse un disco, la serie A alla Sampdoria, o di ribeccare “quello stronzo che dice che nulla mai cambia”?
Direi proprio nulla, abbiamo tutti altri progetti e stiamo curando quelli, non so quando riusciermo a fare qualcosa di nuovo, si e’ parlato di uno split con gli Asino, ma cosi una volta al bar ma non saprei. Sicuramente uscira’ qualcos’altro a nome do nascimiento in un futuro, ma non so come dove e quando, alla fine siamo nati come un gruppo “1 pezzo a prova” ed e’ sempre stato cosi, tutto a caso, e il senso della cosa arriva alla fine. Rimaniamo cosi, a caso, quindi chi puo dirlo? Programmare un concerto o un disco sarebbe quasi rovinare questa fantastica aurea di vaneggiamento che ci circonda grazie alla quale e’ rimasta intatta na nostra genuinita’. Ora ti faccio una domanda io, ce li hai 20 euro?

giovedì 1 ottobre 2015

Capra - Sopra la panca

Capra è Gabriele Malavasi, voce e chitarra dei Gazebo Penguins. Sopra la panca è il suo disco solista fatto da dieci pezzi tiratissimi, suonato con i chitarroni che ci piacciono tanto e da tutti i pedali che ha collezzionato da quando ha cominciato a suonare. Capra si è chiuso nella cameretta che di solito lasciava agli ospiti dove ha voluto sperimentare, ascoltare cose nuove e in poco più di un mese ha scritto queste canzoni. Il disco rappresenta al meglio il mondo di Capra, fatto di concerti in giro per l’Italia, persone a cui si vuole bene, animali da accudire, furgoni che ti portano in giro, orti e pane fatto in casa.  Insieme a lui hanno suonato Pier Mattia Bardin (La Piovra, Il Buio) alla batteria, Andrea Suriani (i Cani) alle tastiere, registrato e prodotto da Andrea Sologni (Gazebo Penguins) presso Igloo Audio Factory a Correggio tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Il testo di Margherita di Savoia è scritto da Jacopo Lietti dei Fine Before You Came. Insieme hanno prodotto un bel muro di suono che godi ha tirare su il volume dello stereo mentre la puntina gira sul vinile. Accordi grossi e potenti come una montagna, testi brevi e precisi che ti raccontano tutto quello che ti devono raccontare in poche parole. Distorsioni e fuzz che ti sommergono come la neve. Così come deve essere. Così come ci piace. Canzoni che si fanno cantare e imparare a memoria già dal primo ascolto del disco. La voglia e la necessità di muoversi, saltare, urlare e sudare con una chitarra in mano per raccontare quello che ti sta attorno, nella buona e nella cattiva sorte. Questo è quello che potete ascoltare Sopra la panca, e vedrete che vi piacerà. Il disco è uscito grazie a To Lose La Track, Garrincha Dischi e Audioglobe.


Tracklist:

A1. Il lunedì è la domenica del rock
A2. Galline
A3. Diciottenni
A4. Scaletta
A5. Margherita di Savoia

B1. Pierre Menard
B2. La finta non è la fine
B3. Mio padre faceva il fabbro
B4. MLVGRL
B5. Reset