sabato 19 novembre 2011

Four Year Strong- In Some Way, Shape Or Form

Beards are back.
Nuovo e attesissimo lavoro in studio per la band di Worcester. Nonostante l'uscita di Josh dalla band, e la conseguente perdita del sintetizzatore su basi hardcore, che li aveva caratterizzati, e il passaggio ad una major come la Universal, i FYS non hanno deluso. Anzi.
L'attitudine è più rock rispetto ai lavori precedenti, prendendo un po' le distanze dal pop punk hardcore. I fan più "puristi" avranno di che lamentarsi, ma il risultato è davvero ottimo. Dimenticatevi "Rise Or Die Trying", e pure "Enemy Of The World", perchè "In Some Way Shape Or Form" segna una nuova era per le barbe, senza però perdere lo stampo che le contraddistingue.
Rinunciando a all'uso sfrenato del doppio pedale e a qualche virtuosismo chitarristico di troppo, i Four Year Strong sfornano dodici pezzi pregevoli.
L'album si apre con "The infected", pezzo ruvido e veloce. Si procede con "The Security Of The Familiar, The Traquility Of The Repetition", pezzo ritmato che ti si attacca con il "someone save me from my self" del ritornello.
Si prosegue con il primo singolo estratto, "Stuck In The Middle", pezzo potente e catchy che quasi ricorda i Foo Fighters. E' poi la volta della bellissima "Just Drive", quasi un lento.
Bello anche "Falling On You", singolo uscito tra Stuck in The Middle e Just Drive.
Notevole anche "Heaven Wasnt' Built to Hold Me", con un intro che suona un po' alla Paramore e dove le voci di Dan e Alan si incrociano alla perfezione.
Chhicca dell'album è il pezzo di chiusura, "Only The Meek Get Pinched, The Bold Survive", decisamente atipico per i Four Beard, che si apre con un intro di voce e piano, e prosegue a bpm umani, e un ritornello a più voci che richiama quasi gruppi rockmelodici degli anni dei Queen.
La dimostrazione che questi quattro ragazzi, qualunque svolta prendano, se ne escono con lavori sorprendenti, mai banali e di qualità.
Lunga vita alle barbe.


tracklist:

side A:
1- The Infected
2- The Security Of The Familiar, The Traquility Of The Repetition
3- Stuck IN The Middle
4- Just Drive
5- FireWeather Fan
6- Sweet Kerosene

side B:
1- Falling on You
2- Heaven Wasn't Built to Hold Me
3- Unbreakable
4- Bring On The World
5- Fight The Future
6- Only The Meek Get Pinched, The Bold Survive

year: 2011
label: Decaydance & Universal Motown Records

Screeching Weasel - “Carnival Schadenfreude”


Nuovo ep di sette pezzi sfornato da Ben Weasel e la nuova formazione degli Screeching Weasel.
Questo Carnival Schadenfreude è indubbiamente un bel dischetto, ma secondo me non raggiunge la potenza e la freschezza del precedente First World Manifesto.
Sette pezzi che si godono e scorrono via veloci, senza appunto rimanerti attaccati bene in testa, come mi era successo con l’ultimo lavoro prodotto in studio dalla band.
I pezzi sono scritti e arrangiati nei soliti e consolidatissimi canoni Weasel, senza però avere quell’appeal in più, che ci ha regalato dei capolavori in tutti questi anni di attività.
Le due canzoni che preferisco in assoluto di questo ep sono The Parasite Murders e No reason To Lie, che mi ricordano in qualche maniera i pezzi più azzeccati di First World Manifesto.
In generale, questa è la naturale prosecuzione dell’ultimo album che i nostri beniamini hanno prodotto, quindi non aspettatevi niente di più, ma neanche niente di meno.
Ben Weasel è sempre super produttivo e un punto di riferimento per il genere.
Un disco che se siete fans della band, dovete avere.


Tracklist:

1) Carnival of Schadenfreude
2) Fox News
3) Queen Kong
4) Muscle Mary
5) The Parasite Murders
6) No reason to lie
7) Under the bus

http://www.screechingweasel.com