venerdì 24 marzo 2017

The Majors - Earth is Gloom Enough

I Majors fanno punk-rock come si deve, vengono da Roma e questo loro nuovo EP è una super bomba. “Earth is Gloom Enough” è il loro primo 7” ed è fuori per Let’s Goat Records, etichetta romana garanzia assoluta per quanto riguarda il punk-rock.  Su questo 7” ci sono quattro pezzi suonati con il cuore e tanta passione. Mettete su il viniletto nel giradischi e non ne farete più a meno. Una canzone via l’altra, melodie super appiccicose, arrangiamenti cool, coretti curati e un ritmo indiavolato fanno di questo disco una vera perla nel panorama del genere. I Majors sono attivi dal 2010 ma hanno prodotto ben poco in questi anni, quindi sono assolutamente da sostenere e tenere d’occhio. Meritano e sono approvati da un sorridente David Hasselhoff. Credetemi, le canzoni vi faranno muovere il piedino, la testa andrà su e giù senza fine e i Ramones aleggeranno nella vostra stanza. “Do Androids Dream of Synthetic Booze”  è in assoluto il mio pezzo preferito. Il vostro qual è?
Prendete questo disco e non ve ne pentirete davvero. Gabba gabba hey!

Tracklist:

Side A
Night of the Loving Dead
Hoff the Wall

Side B
Do Androids Dream of Synthetic Booze
The Day My Heart Stood Still 

martedì 21 marzo 2017

7pollici di carta numero sette

Ben ritrovati amici, 7pollici torna alla grande con questo nuovo numero di carta, il numero sette. In questo numero troverete la recensione di Nebbia, il nuovissimo disco dei Gazebo Penguins, un disco che ci porta insieme alla band emiliana verso nuove sonorità e spazi inesplorati. Questa volta, perché ci piacciono le coincidenze, ospiteremo uno speciale sul nuovo disco dei Fine before you came. Come mi ha scritto Jacopo in una mail: il “numero sette pollici” e ne siamo più che onorati. A scaldarvi stomaco e cuore, come da tradizione, ci pensa la rubrica culinaria di Big Food che a sto giro vi parla de La Scimmia Pazza, fantastica birreria di Piacenza. A chiudere questo numero di 7pollici di carta, ci pensa il fumetto/scarabocchio di Mirco, dedicato al disco recensito. Non mi resta che augurarvi buona lettura e un felice inizio di primavera. A presto. Gabba gabba hey!

Scarica gratis il numero qui: http://tiny.cc/j2ezjy
Se vuoi lo stampi, lo pieghi in quattro e buona lettura.
Poi se ti va puoi anche condividerlo.


Zet

sabato 18 marzo 2017

Fine Before You Came - Il numero sette

Il numero sette è il nuovo disco dei Fine before you came ed è uscito il 28 febbraio 2017 in free download dal loro sito.
La versione in vinile, disponibile dal 15 aprile, è già preordinabile dal sito legno.bigcartel.com

 Il numero sette è uscito come sempre quando nessuno se lo aspettava. Si sapeva dalla loro pagina facebook che i ragazzi avevano registrato qualcosa, ma non si sapeva cosa ne sarebbe uscito e soprattutto quando. Ai Fine before you came piace rimanere un po’ in silenzio, forse anche in disparte e colpire quando sono tutti distratti. La loro comunicazione è così, rapida e precisa come una punizione di Cristiano Ronaldo, guarda caso un numero sette. Anche questo nuovo disco del gruppo di Milano, colonna portante e fondante della musica emo in Italia, è finito in rete. Goal spettacolare. Un goal di quelli che si vedono poco in giro, di quelli che ci piace ricordare minuto per minuto. Questa è una rete corale di tutta la squadra, si vede che è scesa in campo come si deve ed ha esperienza più degli altri.
Attivi dal 1999, i Fine before you came si sono creati nel corso degli anni uno zoccolo duro di affezionati e di fans che aspetta sempre in grazia l’uscita di un loro lavoro in studio. Con assoluta onestà e con comprovata bravura la band è rimasta sempre nel cuori di tutti, anche durante le pause tra un disco e l’altro o un tour e l’altro. Questo filo diretto tra il gruppo e i loro ascoltatori è da sempre il loro vero punto di forza. Nessun filtro, nessun intermediario, è il gruppo stesso che si occupa della divulgazione e della promozione dei propri dischi. Questo alla maggior parte di noi è sempre piaciuto, ce li ha fatti sentire sempre più vicini. Così come le loro canzoni, diventate inni o veri e propri manifesti. Parole da cantare, da leggere, da scrivere e da sentire. Musica non solo per le orecchie, spesso per il cuore. E ancora una volta, anche con questo nuovo disco ci sono riusciti. Ascoltatelo a tutto volume, lasciatevi trasportare, galleggiate tra i testi, chiudete gli occhi e contate fino a sette. 



Tracklist:

1)    Ultimo Giorno
2)    Sequel
3)    Trabocchetti
4)    Come Pecore
5)    Come Alberi
6)    Penultima Notte
      7)  Nonsenso Comune

I ragazzi porteranno questo disco in giro per lo stivale in una manciata di date, centellinate come ormai ci hanno abituato. Segnatevele e andate a sentirveli, che dal vivo meritano e vi faranno star bene.  

 
 

venerdì 17 marzo 2017

Gazebo Penguins - Nebbia

Nebbia è il nuovo attesissimo disco dei Gazebo Penguins e fin qui siamo tutti d'accordo. La copertina è chiara, ma in sostanza Nebbia è la capacità di guardarsi dentro e dare un nome alle cose. Non tutti ci riescono, ci vuole allenamento e una mente lucida, a volte cinica, ma sicuramente sincera. A far scomparire le cose dai nostri occhi siamo capaci un po' tutti, ma riaprirli con chi vogliamo noi solo in pochi ci riescono. Guardarsi in faccia, leggere la mappa e capire dove si è arrivati. Comprendere le persone e il proprio percorso. Questo è il dilemma, questo è il vero sforzo, la vera cima da raggiungere. Tirare le somme: a volte fa un po' male, forse stare così, tra il dolce cullare e il naufragar, ci conviene e a molti di noi poi piace tanto. Soffrire non è utile ma a volte consola rovinarsi il fegato. In questo siamo tutti davvero bravi. Su, non dite bugie, chi più chi meno... Se poi lo scrivi sui borderò e ci guadagni pure, meglio per te. Fuori è tutto confuso, peggio di una fotografia venuta male o di una strada con la nebbia fitta fitta la mattina presto. Non c'è niente che non avrà conseguenze, tanto meno la nebbia. Se tardi ad arrivare comincerò a sparire e oh-u-oh. Questo disco ti risucchia, ti fa suo, nei suoi testi, e nella sua potenza caotica ed è bello così. I Gazebo si confermano ancora una volta una mina sulla faccia in tutto e per tutto e questo disco è la loro giusta evoluzione dopo anni di attività. Punk, Emo, Shoegaze, c'è dentro tutto. La strada acquista un senso. Perdersi nella nebbia non è mai stato così piacevole. E ve lo dice uno che abita al centro della Pianura Padana.

Tracklist:

1) Bismantova
2) Nebbia
3) Febbre
4) Soffrire non è utile
5) scomparire
6) Fuoriporta
7) Porta
8) Atlandide
9) Pioggia