sabato 14 febbraio 2015

Girless & The Orphan – The Circle And The Barrel

I Girless & The Orphan hanno un cuore grande e nelle loro canzoni si sente. Suonano un folk dalle accelerazioni improvvise e dalle distorsioni fulminanti, a tratti quasi punk. Ma a loro di essere categorizzati frega poco. Sono una mina sul muso quando suonano dal vivo e i loro dischi sono uno più bello dell’altro. Questo è quello che conta. Con il precedente NothingTo Be Worried About Except Everything But You hanno vinto la targa giovani del MEI come miglior disco del 2012.
Con l’ultimo The Circle And The Barrel hanno vinto tutto. Almeno per quanto ci riguarda. Questo è un disco con due anime, due cuori grandi come una casa. Talmente grandi da dover essere contenuti in due parti distinte (appunto part 1 & 2), a cercare due estremi sonori. Il primo più indirizzato verso un pop nobile ma sporco, solido nei suoni e stratificatissimo. Sei canzoni, avvolte da un’insolito grigiore, dove la presamale si fa lentamente largo tra le liriche di Tommaso, polemiche come sempre ma ben più riflessive. Il secondo più veloce e violento, arriva a urlare per farsi sentire e il ritmo cresce notevolmente portandoci in sonorità più vicine al punk-rock. Cinque canzoni d’impatto che ti rimangono velocemente appiccicate in testa e di cui non ne puoi più fare a meno. Tra il primo e il secondo lato sono undici canzoni in tutto che a cantarle ti farà stare bene. Questo è uno di quei dischi che ti danno una sensazione di libertà. Perché noi possiamo ancora sognare insieme. Fatelo con i Girless & The Orphan. The Circle And The Barrel è una proficua produzione tra Stop Records, Fallo Dischi, To Lose La Track ed è accompagnato dalle splendide grafiche di Luca Zamagna di Errata Disain.

(part 1)
1. Hodmen and Ghost Writers
2. F.A.S.C.
3. Open Books
4. The Same Blanket
5. A Nice Guy
6. 27 and Counting

(part 2)
1. Leaders
2. Colon Ladle Pedlar Scenario
3. FYD
4. Quite Old (Coff-coffin)
5. Your Opinion Is Bullshit