venerdì 21 novembre 2014

intervista Neat is Murder

 1) Ciao Viole, presentati ai lettori di 7pollici e raccontaci come è nata l’idea di creare Neat is Murder e come si è sviluppata nel tempo.
Ciao! Mi chiamo Viole ho 29 (!!!) anni e sono cresciuta a Lambrate. ;)
L'idea dell'etichetta mi ha spesso solleticato la fantasia in diverse occasioni, più o meno ogni volta che mi capitava di passare tra le dita decine di dischi delle distro ai concerti. Nel 2011 quando eravamo in dirittura d'arrivo per stampare i 7" dei Verme è arrivata l'occasione giusta per avventurarsi nel diy anche come etichetta, autoproducendo il disco insieme a Giacomo (Twotwocats tapes) e con l'immancabile l'aiuto del sempresialodato Luca di To Lose La Track. Dare un nome all'etichetta è stato un parto ovviamente, cambierei nome ogni giorno, ed è per questo che si chiama così infatti, se fosse un percorso lineare sarebbe troppo noioso! Le prime uscite sono state sostanzialmente autoproduzioni dei gruppi in cui ho suonato/suono, Verme e Minnie's. Adesso che sto girando spesso con Minnie's e Dags! (che ho co-prodotto, ovviamente! Quest'estate è uscito l'ep 12") mi godo la possibilità di portare in giro la distro e per questo sono felice di aver cominciato a co-produrre dischi di altri gruppi di amici (Riviera e SMNTCS) e farli girare con me, chiusi in una scatola o insieme in furgone! Attualmente siamo arrivati a 8 uscite, di cui tre negli ultimi tre mesi, e non posso che essere molto felice!

2) Perché hai scelto di stampare in vinile?
Non è stata una scelta precisa, ma il vinile è sicuramente il formato che ora "appaga" di più chi ha voglia di comprare un disco ad oggi. Ammetto di essere più affascinata dal vinile che dal cd, ma è sicuramente soggettivo - ci sono delle volte in cui vendi solo vinili e altre in cui insospettabilmente ti chiedono solo cd, non c'è una regola!

3) Come ti organizzi con la stampa e la distribuzione delle copie dei dischi?
Per ora le dimensioni sono necessariamente e volutamente ridotte nella misura della sostenibilità. Quella della co-produzione è comunque anche una scelta che apprezzo perché mi permette di condividere il tutto con amici e persone che stimo e a cui voglio bene, come To Lose La Track e Fallo Dischi, e conoscerne di nuove. Per la distribuzione per ora mi affido al trasporto su ruota del mio furgoncino e a delle suntuose scatole di plastica: dove vado a suonare, mi porto dietro la distro. Faccio tutto un passetto alla volta per mantenere il tutto in una dimensione solo piacevole, diciamo!

4) Spiegaci come scegli i gruppi da stampare e che rapporto hai con loro.
Per ora il giro è molto semplice: i gruppi in cui suono e quelli di alcuni tra gli esseri umani che preferisco in questo momento. Per ora mi è andata molto bene direi! Posso trovare anche un altro denominatore comune che unisca tutti i gruppi che portano un loghino NIM sul disco: l'amore per la pizza! …Credo comunque che questa rimarrà sempre lo spirito di Neat is murder, che poi è quello che mi fa essere felice di aver "fatto l'etichetta", condividere qualcosa con gli amici e alimentare il gran falò del DIY. (no non è vero, è la pizza)

5) Chi ti piacerebbe stampare e quali progetti hai per il futuro?
Qualche giorno fa un po' per gioco un po' per manie di organizzazione ho preso un pezzo di carta e ho scritto i gruppi con cui mi piacerebbe fare qualcosa, dallo scambiare copie per la distro a magari co-produrre un disco nuovo, beh, ce ne sono un sacco! Italiani e stranieri. In generale mi piacerebbe stampare dischi di persone con cui ho condiviso qualcosa per la strada, ma sono sempre pronta ad innamorarmi di qualche sconosciuto o pescare l'imprevisto, non posso saperlo! Il progetto per i prossimi mesi o anni è di continuare a macinare "cose", che siano dischi, feste, fanzine o tour… lascio tutte le finestre aperte!

6) Come vedi la realtà delle piccole etichette all’interno del nostro paese e in relazione con Europa e resto del mondo?
Quest'estate per far girare il disco dei DAGS! ho fatto un giro del mondo attraverso le piccole e medie etichette che trovavo andando a vedere chi aveva fatto uscire gli ultimi dischi che mi erano piaciuti - ho trovato un sacco, ma davvero un sacco, di realtà che probabilmente nel loro paese vivono la stessa dimensione di quelle che abbiamo qui. Siamo un po'  esterofili anche se non lo ammettiamo, guardiamo con invidia al di là delle Alpi e vediamo luccicare le etichette, ogni tanto dimenticandoci che anche qui ci sono dei piccoli tesori che vanno lucidati e supportati, così come quelli stranieri. Detto questo, è giusto e fighissimo che si guardi alle etichette straniere,  sia da ascoltatore che da gruppo, non sto predicando niente! È difficile fare la gara su USA e UK ovviamente perché sono bravissimi, sia le etichette che i gruppi, ma ci sono davvero delle belle realtà anche qui in Italia.

7) Come ultima curiosità, svela ai lettori di 7pollici qualè stato il primo vinile che hai ascoltato in vita tua e il primo che ti sei comprato.
La storia è questa: il giradischi è sempre stato in salotto presidiato ovviamente dai miei genitori, che conoscendo la mia grande abilità nel distruggere tutto quello che tocco mi ci tenevano a debita distanza. Credo che il vinile più ascoltato e probabilmente il primo sia stato "Bridge over troubled water" di Simon&Garfunkel o un Beatles a caso..
In realtà il primo vinile "mio" è stato un regalo di Luca Minnie's, un 7" degli eversor comprato quando c'era ancora Smokers al Bulk, pescato al banchetto del Pulce che cercava di liberarsi delle prove del suo passato melodico! A quel punto ho chiesto il permesso ai miei e ho cominciato anche io a far girare i dischi in salotto :)

giovedì 13 novembre 2014

DAGS! – S/T


 I DAGS! sono Viole, Marca e Fabio e vengono da Milano. Li conosciamo bene perché li abbiamo già visti e sentiti suonare in gruppi come Minnie’s, Verme, Agatha, Ayuhara, A Finnish Contact e Wendingo. Insomma non sono proprio dei novellini e si sente. In questa loro prima usicta omonima ci sparano fuori cinque bei pezzoni di cui ci siamo innamorati subito appena sono usciti quest’estate.
Ascoltando questo bel discone trasparente ve la potete cantare a squarciagola manco foste anche voi dei cantanti emocore americani degli anni ottanta. Le coordinate di questo disco sono quelle li, ma non lasciatevi ingannare perché i tre non disprezzano sperimentazioni e atmosfere più dilatate e ricercate. Insomma un disco d’esordio che ti lascia di stucco e piacevolente colpito. Canti, ti muovi, vai a tempo con le mani e con il piedino. Cosa vuoi di più? Dai, lasciati andare e segui il ritmo dei DAGS! che ti fa stare bene. La perla del disco poi è l’intrusione della tromba suonata da Paride dei Riviera quando meno te lo aspetti. Insomma la ciliegina su una torta davvero speciale.
Il disco è uscito per To Lose LaTrack e Neat is Murder ed è disponibile ai banchetti che trovate durante i loro concerti così come visitando direttamente i siti delle due etichette. Fatevi un regalo, prima lo scaricate qui e poi ve lo andate a comprare.


Tracklist:
1)    I don't know if you understand my analogy, but it's the clearest one I can make.
2)    I have seen the truth, and it doesn't make sense.
3)    Your rent should not exceed a week of your monthly wages
4)    With so many signatures, you could make a petition
5)    ...And then they crashed against technology, did that hurt?