domenica 28 novembre 2010

Four Year Strong-Enemy Of The World

Era ora. A tre anni di distanza da "Rise Or Die Trying" i barbuti pionieri dell'hardcore poppunk tornano con un album che è a dir poco una bomba. L'energia e la brutalità del punk hardcore ( a volte molto vicino addirittura al metal), unito alle liriche melodiche e ben studiate del pop punk moderno tornano ancora in questo nuovo lavoro in studio.
Vale la pena già solo per il colore arancione del vinile.
La scarica comincia già dal brano d'apertura, "It Must Really Suck to be a Four Year Strong Right Now", con un riff in perfetto stile Rise or Die Trying, ma con un ritornello molto più diretto e coinvolgente-caratteristica e pregio del nuovo album.
Si continua poi con "On A Saturday", brano tiratissimo che ti fa urlare dall'inizio alla fine, condito con "ohohoh" classici del poppunk che non escono più dalla testa.
Al terzo posto troviamo "Wasting Time (Eternal Summer)", che rende bene l'idea che le barbe del Massachussets hanno di-perdonate il gioco di parole- "canzone scanzonata", con crowd perfetto da cantare in macchina con i finestrini abbassati e birre nel baule.
Altra chicca è sicuramente "Find My Way Back", dove la capacità di creare finalmente ritornelli "catchy" si concretizza.
Con "What The Hell Is A Gigawatt" si torna a capofitto nelle atmosfere super hardocore dell'album precendente, apprezzando la mostruosità di Jackson Masucco con il doppio pedale.
Stupenda anche "One Step At A Time", con un ritornello quasi struggente e strofe martellanti.
Verso la fine troviamo anche una canzone d'amore (ovviamente non si tratta di una ballata), "Flanel Is The Color Of My Energy", una delle mie preferite in assoluto.
Ai  fissati delle barbe  consiglio la versione deluxe, contenete una b-side niente male, "Bad News Bearz", e le versioni acustiche di "On a Saturday", "One Step At A Time" , "Find My Way Back" e "Wasting Time".
Spettacolari a dir poco, i FYS sorprendono per come riescono a interpretare in modo superbo le loro canzoni in chiave acustica, e le indubbie qualità canore di Dan e Alan aiutano non poco.
Insomma, un disco che consiglio a tutti gli appassionati del genere e soprattutto a chi non ne ha mai sentito parlare.
Capolavoro.

t.

Tracklist:

1) It Must Really Suck To Be A Four Year Strong Right Now
2) On A Saturday
3) Wasting Time (Eternal Summer)
4) Nineteen With Neck Tatz
5) Find My Way Back
6) What The Hell Is A Gigawatt?
7) One Step At A Time
8) This Body Pays The Bills
9) Paul Revere's Midnight Ride
10) Flanel Is The Color Of My Energy
11) Enemy Of The World

Deluxe Version:

12) Bad News Bearz (B-Side)
13) On A Saturday (Acoustic Version)
14) One Step At A Time (Acoustic Version)
15) Find My Way Back (Acoustic Version)
16) Wasting Time (Acoustic Version)

Etichetta: Dacaydance /Universal Motown Record

www.myspace.com/fouryearstrong

domenica 7 novembre 2010

The Manges – “Bad Juju”


Bad Juju non è solo il nuovo disco dei Manges, Bad Juju è il disco dei Manges che li consacra, se ancora ce ne fosse stato bisogno, come il punto di riferimento del punk-rock in tutto il mondo.

Questo è un disco che segna profondamente il genere che noi tutti, figli dei fratellini di New York, amiamo.

Un disco così completo non si sentiva da parecchio tempo.

Dodici brani che scorrono veloci, ti rimangono appiccicati immediatamente in testa e alla fine ti lasciano un senso di soddisfazione totale.

“Stalag 17” è una mina sui denti che ti colpisce subito senza esitazioni e “Good Morning Campers” attaccata subito dopo è semplicemente geniale.

“Hit the punchball” ha un riff di chitarra perfetto e la pacca giusta.

“Bad Juju”, che da il nome al disco è in assoluto la mia canzone preferita.

E poi via com “M.I.A.”, “Motion Picture Rest Home” a smorzare un po il ritmo ma a tenerci su con dei ritornelli fantastici.

“Back to the training camp” scritta nientemeno che da il guru del punk-rock Ben Weasel è semplicemente una mina che ti si attacca subito al cervello, la canti e non ne puoi più fare a meno.

Si prosegue con “The last of the savages”, “Goo boy bad time”, “Sgt. Mouse Band March” scritta in collaborazione con Dan Vapid (Screeching Weasels/Riverdales/The Methadones) e non ci stanchiamo mai.

A seguire ci gustiamo e cantiamo con “Storming out”, la bellissima “Serenity now” e “You don’t wanna be like me” dove si sente appieno la produzione di Joe King dei Queers.

Quando sono il cuore e la passione a farti andare avanti si sente e noi ne siamo sempre più felici.

Manges, continuate così, noi abbiamo bisogno di voi, grazie per averci regalato un disco di questa portata.


Gabba gabba hey!


Tracklist

01) STALAG 17 / GOOD MORNING CAMPERS

02) HIT THE PUNCHBALL

03) BAD JUJU

04) M.I.A.

05) MOTION PICTURE REST HOME

06) BACK TO THE TRAINING CAMP

07) THE LAST OF THE SAVAGES

08) GOOD BOY, BAD TIME

09) SGT. MOUSE BAND MARCH

10) STORMING OUT

11) SERENITY NOW

12) YOU DON’T WANNA BE LIKE ME



www.myspace.com/themanges