Ciao Carlo, presentati ai lettori di 7pollici e raccontaci
come è nata Surfin Ki Records e come si è sviluppata nel tempo.
Yo! Sono Carlo, classe 1986, abito a Pisa, sono un punk
rocker capellone e mi piace mangiare la pizza e fumare le canne!
Surfin’ Ki è nata nel 2007 per mano del mio amico ed ex
compagno di gruppo Roberto Cappai (Roberto “K.I.” a.k.a. RONIN) in occasione dell’uscita dello
spit K'e-K'e-m / Hathor. Dopo la seconda uscita (lo split Leeches / Proton
Packs) Roberto si è trasferito all’estero per studiare ed è qui che sono
subentrato io. In questi 9 anni l’evoluzione dell’ etichetta ha semplicemente
seguito i miei gusti, inizialmente mi dedicavo quasi unicamente al punk rock
“alla Ramones”, col tempo mi sono aperto
ad altri generi che vanno dal power pop all’ HxC, dal glam al garage e
cosi’ via. Il pubblico dell’etichetta è molto eterogeneo, con gli anni però il
giro di chi compra tutte le uscite a scatola chiusa si è andato ad allargare e
sempre più spesso arrivano mail di ringraziamento da parte di clienti che
scoprono nuovi gruppi in questo modo, la cosa non può che rendermi felice!
Perché hai scelto di stampare in vinile? Come ti organizzi
con la stampa e la distribuzione delle copie dei dischi?
E’ stata una scelta naturale, a 17 anni ho messo le mani sul
mio primo giradischi e da quel momento ho cominciato a comprare quasi
unicamente vinili, in modo particolare 7” (il mio formato preferito) per le b-side che prima dell’arrivo di
Bandcamp e simili erano difficili da reperire. Sicuramente non è il modo più
semplice per fare uscire un disco ai giorni nostri, i costi sono abbastanza
alti, c’è troppa gente che vuole stampare e pochissimi posti dove venga ancora
fatto (molti impianti danno la precedenza o lavorano unicamente per grandi etichette
che stampano dalle 500 copie in su), i tempi di produzione si dilatano sempre
di più di anni in anno… è un grosso sbattimento ma ne vale sicuramente la pena!
In linea di massima sono sempre i gruppi ad occuparsi delle
registrazioni e del mixaggio, io aspetto di ricevere le tracce, ascolto e mando
in stampa. Anche le grafiche sono affidate ai gruppi a cui lascio carta bianca,
io mi limito solo a controllare che vada tutto bene prima di mandare i file
alla tipografia. Certe volte comunque capita che i gruppi mi affidino le
grafiche, in questi casi mi piace coinvolgere dei disegnatori: ultimamente mi
rivolgo spesso a Ben Lyon (disegnatore/illustratore/pittore dal Michigan nonché
cantante degli Hemingers), il suo stile a metà tra Hanna-Barbera e Ed Big Daddy
Roth (il babbo di Rat Fink) si sposa a mio avviso molto bene con le mie uscite.
Altri atisti con cui ho collaborato e che mi piacciono moltissimo sono Luca
Tieri e Shawn Dickinson, spero di riuscire presto a lavorare di nuovo con
entrambe!
La distribuzione la curo principalmente io tramite il mio
webstore, al momento chiunque può portarsi a casa da 1 a 100 chili dischi
spendendo sempre 7€ di spedizione. Ovviamente i dischi sono disponibili anche
tramite altre etichette/distro italiane ed internazionali. Mi piacerebbe
riuscire a trovare un “vero” distributore in modo che i dischi si possano
trovare anche nei negozi, per un’ etichetta indipendente non è una cosa
automatica ma spero di riuscirci col tempo!
Spiegaci come scegli i gruppi da stampare e che rapporto hai
con loro.
Molto semplice,
se sento qualcosa che mi piace mi metto in contatto con il gruppo e
propongo un’ uscita. L’unico requisito che non riguarda strettamente la musica
è che la band abbia della stabilità, stampare un disco per qualcuno che due
settimane dopo il release decida di attaccare la chitarra al muro non è proprio
il massimo della vita! Ci sono molti gruppi non più in attività con pezzi
inediti o dischi oramai irreperibili che mi piacerebbe moltissimo stampare o
ristampare, voglio decisamente diventare più produttivo sotto questo aspetto ma
per il momento il budget è quello che è, quindi preferisco dare precedenza a
nuovi progetti. In generale con i gruppi ho un rapporto ottimo, quasi tutte le
persone con cui ho lavorato durante questi 9 anni sono diventate amiche e credo
sia questa la soddisfazione più grande!
Chi ti piacerebbe stampare e quali progetti hai per il
futuro?
Sicuramente gli Spits, Nobunny, i Mummies e i Sonics! Al
momento sono freschi di stampa gli LP di Gooch Palms (party punk rock dall’
Australia), Shitty Life (punk rock fracassone a 600 all’ora da Parma), Juvie
(band glam/power pop dal Minnesota capeggiata da Travis Ramin dei Fevers, Nikki
Corvette and the Stingrays ed altri mille) e Tomy & the Cougars (punk 77
dalla Francia, grande scoperta di Lorenzo Moretti dei Giuda). Le prossime
uscite programmate invece sono i nuovi LP di White Mystery (garage psych rock
duo da Chicago), Radio Days (sempre più Beatles!), Shanghais (punk power pop al
femminile da San Francisco) e Vapids (uno dei miei gruppi preferiti che mi
vanto di aver aiutato a risorgere!) ed i nuovi 7” di Lucy & the Rats (nuovo
gruppo della bassista delle Spazzys), Leeches (sempre più vicini al
peso-forma), C R U I S E R (punk rock 77 da NYC capitanati da quella bonazza di
Gabbie Bam Bam) e One Man Buzz & the Reverend (prossimo gruppo rivelazione
della scena garage R’n’R europea)!
Grazie
mille per l’intervista, HEY HO LET’ S GO!!!
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