domenica 10 aprile 2022

Not Moving LTD - Love Beat


Not Moving,  ovvero una delle band più famose 
(e cult) dell'underground punk-garage-rock italico nel decennio ottantiano è tornata.
La band piacentina, oltre a svariati concerti nella Penisola Italica, ha calcato palchi (tanti) europei e può vantare di aver suonato assieme ai Clash e non solo a loro. 
Dopo oltre trent'anni e vari progetti musicali; Lilith - Voce, Tony Face - batteria e Dome La Muerte - chitarra (ovvero i tre quinti della formazione originale) decidono di tornare in pista con un nuovo disco intitolato "Love Beat" e la sigla LTD accanto al nome della band (la sigla è la lettera iniziale dei loro nomi). In formazione, assieme a loro, c'è la talentuosa chitarrista Iride Volpi (già chitarrista di Dome La Muerte).
Love Beat, edito da Area Pirataè composto da nove tracce per una durata complessiva di ventidue minuti. In questo lasso di tempo la band vi porterà a scoprire (e ri-scoprire) il garage rock, il blues, il punk più ispirato... La batteria di Tony Face, semplice ed efficace, non sbaglia una colpo. I riff di Dome La Muerte e Iride Volpi  - tra fuzz, reverbero... - creano melodie ed intrecci sonori figli di un'altro tempo ma dal sound dannatamente attuale (il rock non ha età ricordatelo). La voce di Lilith è più ispirata che mai e non è mai stata così in forma come in questo lavoro; il suo riconoscibilissimo timbro vocale dona alle composizioni un tocco magico... voodoo blues.
Apre il disco "Deep Eyes" una canzone molto rollingstoniana nel sound dal ritornello catchy (si pianta in testa e non va più via). Segue Goin' for a Ride; dopo un intro di chitarra arpeggiata, voce iptnotica e batteria che da colpi singoli ecco che il brano prende velocità andando ad esplorare territori cuntryblues tirati (questo è uno dei miei brani preferiti). 
La terza traccia s'intitola "Down She Goes". Il sound è quello portato al grande pubblico da parte dei the Black Keys ossia: blues americano proiettato al futuro. Il sound delle chitarre il ritmo della batteria ed il ritornello (azzeccatisssimo) mi ha ricordato moltissimo le soluzioni musicali utilizzate dal duo di Ohio. Sfuma il brano ed ecco arrivare "Dirty Time" brano tirato dove le chitarre macinano riff garage rock. "Love Beat", la title track del disco, è blues selvaggio, oscuro dal ritmo sincopato. Sonorità tanto care alla band piacentina. Primitive, non cambia le carte in tavola rimanendo sulle stesse coordinate. "Don't Give Up" torna su sonorità più "moderne" come la precedente Down She Goes. "Rubbish Land" è un brano country blues ispirato che vi trasporterà nella Death Valley. Red Line si potrebbe definire la chiusura di Goin' for a Ride (stesso riff), questo brano chiude un disco ispirato nel quale i quattro, che non devono chiedere niente a nessuno, danno una lezione di attitudine a tante giovani band.

Tracklist 

Deep Eyes
Goin' For A Ride
Down She Goes
Dirty Time
Love Beat
Primitive
Don't Give Up
Rubbish Land
Red Line

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