Johnny Mox torna con questo nuovo
disco dopo il precedente e potente "Obstinate Sermons" del 2014. Già dal primo
ascolto di questo “Future is not coming but you will” si nota subito un cambio
di sonorità rispetto ai precedenti lavori ai quali ci ha abituato il reverendo
Mox. Uno su tutti, ricordo lo split
“Santa Massenza” con i Gazebo Penguins. Il ritmo rispetto ai precedenti dischi
si fa più lento, le atmosfere sono più dilatate e il suono avvolge
l’ascoltatore in una nuova prospettiva più intima e introspettiva. Nel corso
degli anni Johnny Mox ha creato un proprio stile musicale difficile da
etichettare solo all’interno di un genere. Grazie a questo nuovo lavoro riesce
così a raggiungere altre nuove e diverse sonorità al proprio suono a partire
dal singolo “Destroy Everything” che ha anticipato l’uscita del disco. La forza
di Mox risiede nei testi e nelle atmosfere che riesce a creare grazie al
proprio suono, che a questo giro è curato insieme ai Moxters of the Universe
che lo accompagnano anche nelle uscite live. Il disco fila via veloce e ci
tiene li, sospesi tra una canzone e l’altra, tra un accordo e l’altro e ci
sentiamo anche noi parte del tutto. Un
plauso a Johnny per questo splendido disco e per la passione che trasmette
attraverso la propria musica attraverso la quale, ancora una volta ci insegna
il valore dell’ostinazione. Il disco è fuori grazie a due etichette che hanno
fatto dell’ostinazione il proprio punto di forza e proprio per questo vanno
supportate: To Lose La Track e Sonatine Produzioni. Il futuro non arriverà ma
noi siamo pronti per costruirlo insieme.
Tracklist:
Side A
1) Battlefield
2) Destroy
Everything
3) Still
Praisin
4) A
Dangerous Summer
5) Robots
Side B
6) The
Cleanest
7) Bitterlake
8) 99,9%
9) You
Are Not Special
10) Sent From The Future
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