venerdì 22 maggio 2020

In Technicolour - Big Sleeper


Big Sleeper il debut album della band In Technicolour si apre con il riff in drop D di un pezzo come “Miami Funk”, che di funk ha ben poco e tantomeno richiama sonorità tipiche di South Beach o di spiagge assolate e di gente in costume. Non lasciatevi ingannare dalla copertina dai colori sgargianti, dalla piscina e dagli ombrelloni. Questo è un bel disco peso e non c’è biglietto da visita migliore per intraprendere questo viaggio. Lasciate a casa ogni speranza, ma non il costume perché suderete. Nove tracce di stoner rock e non solo a cura di una delle band più interessanti dal sud del Regno Unito. “Under The Sun” con la sua marcetta marcia che strizza l’occhio a un ritornello pop ci accompagna mano nella mano per non farci temere il peggio perchè poi arrivano pezzi come “Shaker” e “Big Sleeper” pronti a prenderci a schiaffi per bene. Con “Gallonman” e la sua rullata dritta in faccia veniamo trascinati nel turbine mentre con “Doomer”, che già fa paura dal nome ed è la traccia più bella dell’intero album, ci lasciamo completamente andare a un ballo frenetico e oscuro.  Lend Me A Crushed Ear” ci fa prendere fiato con il suo groove imponente mentre con “Slow Moth” che è una ballad desert rock dilatata come il Texas viaggiamo senza fare un passo da casa. “Tortoise” l’ultima traccia del disco è un pezzo di dieci minuti di ambient rock dal riff di chitarra ipnotico, che ci tiene appiccicati allo stereo fino alla fine e con la bocca aperta. Se vi volete bene, non dovete assolutamente perdere questo disco. Questa band di Brighton ci sa fare e lo fa alla grande.  I riferimenti sono band come Queens of the Stone Age, Kyuss and Karma to Burn. Roba grossa insomma. Il vinile è fuori grazie a Big Scary Monsters (UK) and Art As Catharsis (AU).



Tracklist:

1) Miami Funk

2) Under The Sun

3) Shaker

4) Big Sleeper

5) Gallonman

6) Doomer

7) Lend Me A Crushed Ear

8) Slow Moth

9) Tortoise

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