Big Sleeper il debut album della
band In Technicolour si apre con il riff in drop D
di un pezzo come “Miami Funk”, che di funk ha ben poco e tantomeno richiama
sonorità tipiche di South Beach o di spiagge assolate e di gente in costume. Non
lasciatevi ingannare dalla copertina dai colori sgargianti, dalla piscina e
dagli ombrelloni. Questo è un bel disco peso e non c’è biglietto da visita
migliore per intraprendere questo viaggio. Lasciate a casa ogni speranza, ma
non il costume perché suderete. Nove tracce di stoner rock e non solo a cura di
una delle band più interessanti dal sud del Regno Unito. “Under The Sun” con la
sua marcetta marcia che strizza l’occhio a un ritornello pop ci accompagna mano
nella mano per non farci temere il peggio perchè poi arrivano pezzi come “Shaker”
e “Big Sleeper” pronti a prenderci a schiaffi per bene. Con “Gallonman” e la
sua rullata dritta in faccia veniamo trascinati nel turbine mentre con “Doomer”,
che già fa paura dal nome ed è la traccia più bella dell’intero album, ci
lasciamo completamente andare a un ballo frenetico e oscuro. “Lend
Me A Crushed Ear” ci fa prendere fiato con il suo groove imponente mentre con
“Slow Moth” che è una ballad desert rock dilatata come il Texas viaggiamo senza
fare un passo da casa. “Tortoise” l’ultima traccia del disco è un pezzo di
dieci minuti di ambient rock dal riff di chitarra ipnotico, che ci tiene appiccicati
allo stereo fino alla fine e con la bocca aperta. Se vi volete bene, non dovete
assolutamente perdere questo disco. Questa band di Brighton ci sa fare e lo fa
alla grande. I riferimenti sono band
come Queens of the Stone Age, Kyuss and Karma to Burn. Roba grossa insomma. Il
vinile è fuori grazie a Big Scary Monsters (UK) and Art As Catharsis (AU).
Tracklist:
1) Miami Funk
2) Under The Sun
3) Shaker
4) Big Sleeper
5) Gallonman
6) Doomer
7) Lend Me A Crushed Ear
8) Slow Moth
9) Tortoise
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